Aggiornamento 25-lug-2018

 

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L'attività  dell'HLPF, High Level Political Forum on sustainable development

I lavori dell'High Level Political Forum                              I lavori dell'Open Working Group sugli SDG

 

 

Luglio 2018: la sesta sessione dell'HLPF

Allo HLPF 2018 un certo numero di relatori ha avvertito che il il mondo non è sulla buona strada per acquisire l'Agenda 2030, e in particolare coll'intenzione di "non lasciare nessuno indietro". Frammentazione globale, mancanza di collaborazione, tensioni nel sistema multilaterale e guerre commerciali incombenti sono gli incubi di oggi. I dati denunciano una disuguaglianza radicata, un aumento deila quota delle vittime della  fame nel mondo e l'aiuto pubblico allo sviluppo, ODA, stagnante. La ricchezza globale rimane concentrata nelle mani di appena l'1% della popolazione mondiale e le sfide storiche sono state affiancate da nuove ed emergenti minacce. Le nuove tecnologie minacciano i posti di lavoro e, secondo molti, rimangono l'unica carta che possiamo giocare per lo sviluppo sostenibile. Sembrerebbe il rosario delle solite geremiadi se non fosse accompagnato dal dubbio che l'approccio degli SDG sia efficace nella risoluzione delle  sfide urgenti di oggi ed anche dall'interrogativo se l'HLPF è una soluzione di governance adatta al conseguimento delle ambizioni dell'Agenda 2030.

La prossima  sessione dell'HLPF del settembre 2019, sotto gli auspici dell'Assemblea generale, guarderà retrospettivamente e prospetticamente alla totalità delle questioni e ai capi di Stato e di governo verrà chiesto di considerare gli ostacoli effettivi e possibilmente di formulare raccomandazioni su problemi delle risorse attraverso una dichiarazione politica. Mentre il sistema attuale di governance dello sviluppo sostenibile può fornire la visione implicita nell'Agenda 2030 e negli SDG, il suo ruolo può essere riconsiderato se sarà stato se causa di insufficiente attenzione per consentire e potenziare i governi nazionali e locali e le altre parti interessate nel perseguimento degli obiettivi. Molti erano infatti critici nei confronti dell'approccio "frammentato" dell'HLPF, che si concentra su un sottoinsieme di SDG ad ogni sessione, piuttosto che sui collegamenti tra loro, sulle priorità e sulla visione d'insieme. L'Agenda 2030 non è sulla carta nulla meno che sublime: è il portatore più profondo delle aspirazioni pubbliche dell'umanità, non solo per la sopravvivenza ma per la speranza di prosperare in a mondo basato sulle reciprocità, sui diritti e sulle priorità  ecologiche. Ma può un esperimento senza precedenti in fatto di governance globale orientata agli obiettivi e basata sui dati, guidata dall'HLPF, andare oltre un triste monitoraggio, informato ed efficiente, della nostra stessa estinzione?

Il Segretario generale dell'ONU ha preparato un Rapporto sullo stato di avanzamento degli SDG, che tiene conto dei rapporti volontari di vari paesi (meno di 50). Altera documentazione è disponibile sul sito HLPF.
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Il ruolo dell'HLPF per la governance dello sviluppo sostenibile

A seguito del Summit di Rio+20 del 2012, il cui secondo punto dopo la green economy era la governance per lo sviluppo sostenibile, le Nazioni Unite non hanno ritenuto opportuno creare una nuova Agenzia di sistema, né dare la supervisione all’UNEP, un programma prestigioso che è stato potenziato ma che ha i due inconvenienti di essere competente solo in materia ambientale e di non essere, all’epoca, costituito con tutti i paesi dell’UN.

Il governo dello sviluppo sostenibile è affidato al coordinamento dell’ECOSOC, che è in grado di riunire i capi di stato e di governo piuttosto che solo i ministri dell’ambiente, come la storica CSD, e, nel suo ambito, all’High Level Political Forum che è composto da rappresentanti nominati dall’Assemblea Generale.

Il HLPF ha sostituito la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile (CSD) il 24 Settembre 2013 dopo l'ultima sessione della CSD stessa. Si riunisce ogni quattro anni sotto l'Assemblea Generale e negli altri anni  sotto l'ECOSOC con segmenti tecnici, ministeriali e di alto livello. Adotta dichiarazioni negoziate, esamina impegni e controlla i progressi del programma di sviluppo dell’Agenda 2030.

Il mandato del HLPF è:

·        fornire una leadership politica e le raccomandazioni per lo sviluppo sostenibile;

·        il follow-up e l’esame dei progressi compiuti nell'attuazione degli impegni per lo sviluppo sostenibile;

·        il miglioramento dell'integrazione della dimensione economica, sociale e ambientale dello sviluppo sostenibile;

·        lo sviluppo di un programma dinamico e orientato all'azione;

·        considerare nuove sfide emergenti per lo sviluppo sostenibile;

·        dal 2016 assumerà le funzioni dell'ECOSOC nella verifica annuale a livello ministeriale degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

L’Agenda 2030 dedica all’HLPF i punti dall’82 al 90:

·        La HLPF avrà un ruolo centrale nella supervisione di una rete di processi di follow-up e di revisione a livello globale dell’Agenda 2030, lavorando coerentemente con l'Assemblea generale, l'ECOSOC e altri organi e sedi pertinenti, in conformità con i mandati esistenti. Il Forum faciliterà la condivisione di esperienze, i successi, le sfide e le lezioni apprese, e fornirà una leadership politica, l'orientamento e le raccomandazioni per il follow-up. Promuoverà la coerenza a livello di sistema e il coordinamento delle politiche di sviluppo sostenibile. Dovrà garantire che l'Agenda 2030 rimanga rilevante ed ambiziosa e dovrebbe concentrarsi sulla valutazione dei progressi, dei risultati e delle sfide affrontate dai paesi sviluppati e in via di sviluppo, nonché questioni nuove ed emergenti. Collegamenti efficaci saranno stabiliti con le modalità di follow-up e di revisione di tutte le Conferenze e  processi delle Nazioni Unite, tra cui quelle sui paesi meno sviluppati, i SIDS e i PVS.

·        Le operazioni di follow-up e le revisioni del HLPF saranno orientate da una relazione annuale sullo stato di avanzamento degli SDG, preparato dal Segretario Generale in collaborazione con il sistema delle Nazioni Unite, sulla base del quadro globale, degli indicatori, dei dati prodotti dai sistemi statistici nazionali e dalle informazioni raccolte a livello regionale. Il Forum riceverà inoltre annualmente il  Global Sustainable Development Report (> vedi il Rapporto 2015), che deve rafforzare l'interfaccia tra scienza e politica e potrebbe fornire un forte strumento per supportare i decisori politici a promuovere l'eliminazione della povertà e lo sviluppo sostenibile. Il Presidente dell'ECOSOC dovrà condurre un processo di consultazione sulla portata, la metodologia e la frequenza del Rapporto, così come la sua relazione con il SDG Progress Report, il cui esito dovrebbe riflettersi nella dichiarazione ministeriale della sessione HLPF del 2016.

·        La HLPF, sotto l'egida dell'ECOSOC, procede a revisioni periodiche delle attività, in linea con la risoluzione UN/67/290. Le revisioni saranno volontarie, incoraggeranno il reporting e includeranno paesi sviluppati e non, nonché le entità rilevanti delle Nazioni Unite e altri stakeholder, compresa la società civile e il settore privato. Le revisioni coinvolgeranno partecipanti di alto livello ministeriali e altri. Essi forniranno una piattaforma per i partenariati, anche attraverso la partecipazione dei gruppi sociali ed altri stakeholder.

·        Si svolgeranno presso il HLPF rassegne tematiche dei progressi sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, comprese le questioni trasversali (overarching). Queste saranno supportate dalle recensioni di commissioni competenti dell’ECOSOC e di altri organismi intergovernativi e Forum che dovrebbero riflettere la natura integrata degli obiettivi, nonché le interconnessioni tra di loro.

·        Il follow-up e la revisione dedicata per il finanziamento dello sviluppo, come indicato nel Programma d'azione di Addis Abeba, i risultati, nonché tutti i mezzi di attuazione degli SDG saranno integrati con il framework di follow-up e la revisione dell’Agenda 2030. Le conclusioni e le raccomandazioni concordate del Forum intergovernativo annuale dell'ECOSOC sul finanziamento per lo sviluppo saranno inseriti nel follow-up generale e nella revisione dell'attuazione dell’Agenda 2030 nel HLPF.

·        Il Forum HLPF si riunisce ogni quattro anni sotto l'egida dell'Assemblea Generale, cui fornirà orientamenti politici di alto livello, individuando i progressi e le sfide emergenti e mobilitando ulteriori azioni volte ad accelerare le fasi di attuazione. Il prossimo HLPF, sotto l'egida dell'Assemblea Generale, si svolgerà nel 2019, con il riordino del ciclo di incontri, al fine di massimizzare la coerenza con il processo quadriennale di Policy Review.

·        Il HLPF sosterrà la partecipazione al follow-up e ai processi di revisione da parte dei gruppi sociali (main groups) e degli altri stakeholder in linea con la risoluzione 67/290. Questi soggetti dovranno riferire sul loro contributo alla realizzazione dell'Agenda 2030.

·        Al Segretario Generale, di concerto con gli Stati membri, viene chiesto di preparare una relazione, per l'esame alla sessione 70° dell'Assemblea Generale, in preparazione della riunione 2016 del HLPF, che delinei le tappe fondamentali verso un follow-up efficiente, coerente e inclusivo e una revisione a livello globale. La relazione dovrebbe includere una proposta relativa alle disposizioni organizzative per le revisioni condotte presso la HLPF sotto l'egida dell'ECOSOC, comprese le raccomandazioni su una linea guida di rendicontazione comune volontaria. Essa dovrebbe precisare le competenze istituzionali e fornire orientamenti sulle tematiche annuali, su una sequenza di rassegne tematiche, e sulla possibilità di revisioni periodiche da parte del HLPF.

 

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2015, 26 giugno. Il terzo meeting del HLPF-ECOSOC

Il HLPF si è riunito dal 26 Giugno all’8 luglio sul  tema: "Rafforzare l'integrazione, implementazione e revisione - il HLPF dopo il 2015 ".

Il Forum si è tenuto mentre i negoziati delle Nazioni Unite per elaborare l'agenda post-2015 stavano raggiungendo la loro fase finale. Ha portato avanti la discussione sull'attuazione del programma e sui metodi di revisione ragionando su come il HLPF potrebbe organizzare il proprio lavoro una volta che inizierà a rivedere l'attuazione degli SDG nel 2016. Un messaggio chiave dell'incontro è stato che occorre urgentemente iniziare a lavorare sull'attuazione dell’ambiziosa e trasformativa agenda per lo sviluppo che i leader mondiali adotteranno durante il vertice di settembre. I partecipanti hanno discusso di pianificazione integrata e delle implicazioni politiche del principio di "Non lasciare nessuno indietro". Essi hanno inoltre discusso di come la comunicazione può accelerare l'attuazione, come mobilitare imprese e società civile, e come mettere la finanza e la tecnologia al servizio dello sviluppo sostenibile - un tema affrontato anche nella conferenza di Addis Abeba sul finanziamento dello sviluppo. Sulla revisione dei progressi verso gli SDG, il Forum ha concordato che le revisioni dovrebbero essere universali, volontaria, nazionalmente orientate e focalizzate su uno scambio di esperienze. Ha ribadito il ruolo centrale del HLPF, al vertice dell'architettura di assessment che coinvolge le organizzazioni regionali, molti corpi delle Nazioni Unite e altre piattaforme. Il HLPF si prevede di condurre revisioni nazionali di attuazione e rassegne tematiche dei progressi in aree specifiche a partire dal 2016.

Molte idee sono emerse anche sul modo in cui il HLPF potrebbe organizzare il suo lavoro dopo il 2016, e rispondere al suo mandato di esaminare i progressi degli SDG; promuovere l'attuazione del programma di sviluppo post-2015 e conferenze sui SIDS e di altri paesi in situazioni speciali, di affrontare le questioni nuove ed emergenti e di rafforzare l'interfaccia tra politica e scienza.

Il Forum ha adottato una Dichiarazione ministeriale (> scarica la dichiarazione).

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2014, 30 giugno. Il secondo meeting del HLPF-ECOSOC

HLPF 2014 si è riunito sotto l'egida ECOSOC dal 30 giugno al 9 Luglio. Ministri, alti funzionari governativi, organizzazioni internazionali, i principali gruppi della società civile e gli scienziati hanno discusso su come  raggiungere gli obiettivi di sviluppo del Millennio e tracciare la strada di un ambizioso programma di sviluppo post-2015, compresi i nuovi obiettivi dello sviluppo sostenibile.

È stata adottata una dichiarazione ministeriale (> scarica il documento)

Il HLPF si è incontrato mentre venivano formulati gli obiettivi e le opzioni per una strategia di finanziamento per lo sviluppo sostenibile. Al Forum c'era un grande senso di opportunità e un forte impegno per arrivare ad un risultato ambizioso che sarebbe in grado di sollevare i paesi e le persone dalla povertà e mettere il mondo su un percorso di sviluppo sostenibile.

L'agenda sviluppo post-2015 deve completare il lavoro incompiuto degli MDG. L'eliminazione della povertà è una condizione indispensabile per lo sviluppo sostenibile, e il consumo e la produzione sostenibili sono un requisito essenziale. La crescita economica dovrebbe essere inclusiva, sostenibile e creare posti di lavoro di qualità, soprattutto per i giovani. Le disuguaglianze all'interno dei paesi tra i diversi segmenti della popolazione devono essere ridotte progressivamente.

L'agenda sviluppo post-2015 deve concentrarsi nel fornire sostegno ai paesi in situazioni particolari. Un certo numero di piccole isole in via di sviluppo e di paesi meno sviluppati hanno goduto di progresso sociale ed economico a seguito di interventi efficaci delle politiche, interventi per lo sviluppo inclusivo e di genere, e una buona gestione del capitale naturale. Altri possono imparare dalla loro esperienza. Molti di questi paesi sono anche molto vulnerabili, tuttavia, per le calamità naturali, i cambiamenti climatici e di altri shock che sono al di fuori del loro controllo.

Intraprendere una nuova agenda per lo sviluppo richiede che stabilisca una comprensione e una fiducia reciproca. Lo Stato di diritto, istituzioni trasparenti e responsabili, l'accesso alla giustizia, l'inclusione e la responsabilizzazione sono essenziali. Recensioni volontarie nazionali condotte dal HLPF dopo il 2015 possono essere un valido strumento per sostenere i progressi dei paesi verso obiettivi di sviluppo sostenibile.

L'agenda sviluppo post-2015 deve essere sostenuta dal quadro rafforzato costituito dall'Assemblea generale, il Consiglio economico e sociale e lo stesso HLPF. Quest’ultimo sarà fondamentale per promuovere e riesaminare l'attuazione del programma di sviluppo post-2015 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Una forte interfaccia tra scienza e politica sarà molto importante perché il HLPF si possa affermare come un Forum capace di dare  orientamenti politici pertinenti sullo sviluppo sostenibile. Il citato Global SD Report potrebbe essere uno strumento importante per definire l'agenda del Forum, e l'individuazione di nuove sfide e dei progressi compiuti in materia di sviluppo sostenibile.

L'integrazione dovrebbe essere una priorità per le attività operative delle Nazioni Unite. La cooperazione tra organismi delle Nazioni Unite è in miglioramento, ma sono necessari ulteriori sforzi per realizzare una organizzazione che pensa piani e programmi, e li segue e li valuta. Gli organismi delle Nazioni Unite devono dare messaggi coerenti ai governi che si dimostrino capaci di integrare le varie dimensioni dello sviluppo sostenibile e, per quanto possibile, di dare luogo ad un meccanismo di reporting comune con l’ausilio di una serie di indicatori per misurare i progressi che verranno fatti verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

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2013, 24 settembre. Il primo meeting del HLPF-UNGA

Il 20 settembre 2013 si chiude dopo 20 anni la vicenda della CSD, la Commissione sullo Sviluppo Sostenibile, come richiesto dal documento finale di Rio +20. Il 24 settembre 2013 si scrivono le prime pagine di una nuova storia: quella dell'HLPF.

Nel corso dei 20 anni di esistenza, la CSD tentò di costruire una valida piattaforma per tutto lo sviluppo sostenibile, per lo scambio scambio delle storie di successo, per consolidare il ruolo della società civile. Durante la sessione di chiusura della CSD 20, molti delegati prendono la parola per riconoscere il lavoro svolto, ma con accenti alquanto formali. La CSD era diventata uno dei pochi luoghi della comunità internazionale dove coltivare relazioni, collegamenti e cross-fertilization tra le diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile, ma qualcosa è andato storto. La CSD era stata creata nel 1993, ad un anno da Rio, in un momento di estremo ottimismo e di grande speranza dopo la fine della guerra fredda. obiettivamente il terreno del dopo Rio è stato tormentato dal  terrorismo , dalle guerre, dalle crisi di cibo , dell'energia, del clima e della finanza. Molta parte della realtà politica e culturale si è radicalmente modificata nel mondo con  un grande impatto sui temi dello sviluppo sostenibile.

Ma la CSD aveva anche fattori di crisi interni: la CSD si è dimostrata sempre incapace di attrarre la partecipazione dei ministri di economia, delle finanze e del commercio, quelli che contano nei bilanci nazionali, nei piani, nelle le strategie e nelle priorità dello sviluppo. La CSD si è via via trasformata in un raduno di rappresentanti dei ministeri dall'ambiente, di poco conto quasi ovunque, incapaci
di affrontare le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile.

Così le decisioni e risultati della CSD, in particolare nel secondo decennio, sono state in gran parte ignorate dai governi. Nella visione di molti, l'incapacità della CSD di garantire l'attuazione delle Agende 21 nazionali è stata il suo punto più debole così come l'incapacità di revisione delle decisioni del passato. Un po' alla volta la CSD ha assunto un carattere ideologico, abituandosi a vivere di astrazioni, come in molte altre sedi UN.  Divorziate dalla realtà, le formulazioni CSD vivono in una realtà virtuale, passando da un documento UN all'altro. La loro dimensione è così ideologica che qualsiasi violazione semantica può creare o distruggere una conferenza. La qualità dei meeting, che pure hanno aperto la porta al dialogo multi-stakeholder, a poco a poco declina e con essa la partecipazione. Il bilancio finale è purtroppo largamente deficitario.

La riunione inaugurale dell'HLPF non può che essere un'opportunità per aprire un nuovo capitolo nella governance dello sviluppo sostenibile. I delegati si sono mostrati convinti che, per molti aspetti, il Forum ha avuto un inizio travolgente. Con la partecipazione di Presidenti, Vice Presidenti e Primi Ministri è stato davvero un incontro ad alto livello. A differenza della CSD, i ministri dell'ambiente non erano soli. Sono intervenuti ministri degli esteri, degli affari interni, della cooperazione allo sviluppo, degli affari multilaterali, della gestione delle risorse idriche, dello sviluppo sociale e del commercio, portando a un più accettabile equilibrio tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile.

La presenza del Presidente della Banca Mondiale e dell'Amministratore delegato del FMI ha dato peso all'incontro, e ha dimostrato l'importanza che le istituzioni finanziarie si apprestano a dare a questo nuovo istituto.  I leader hanno articolato una serie di proposte concrete sul ruolo dell'HLPF: consultare gli stakeholder,  promuovere la responsabilità,  rivedere l'Agenda dello sviluppo post-2015, verificare la fase di attuazione degli SDG  e esaminare i problemi a partire dalle loro basi scientifiche e dalle prospettive nazionali e locali. C'è stato un accordo generale sulla necessità di un vero e proprio riequilibrio tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, e che debba essere un obiettivo dell'HLPF cercare di integrare le dimensioni in tutto il sistema delle Nazioni Unite.

Eppure, nonostante i molti commenti positivi, c'è ancora molta incertezza sul futuro della HLPF e ciò che effettivamente sarà capace di realizzare. Saprà lo HLPF imparare dagli errori della CSD e spostare avanti il dialogo sullo sviluppo sostenibile? Quale sarà il rapporto tra lo HLPF, l'Agenda per lo sviluppo post-2015 e gli SDG? Sarà possibile mantenere un equilibrio tra lo sviluppo economico e sociale e la protezione dell'ambiente? Saprà, questo organismo, conservare un ruolo di alto livello o finirà per essere uno dei tanti nelle Nazioni Unite?

Verso la serata, mentre presidenti, primi ministri e  ministri vari si allontanavano in attesa verso i loro ricevimenti e gli altri incontri in apertura della 68° sessione dell'Assemblea generale, quelli rimasti si dichiaravano ampiamente ispirati da ciò che avevano sentito e convinti che l'entusiasmo iniziale del Forum sarebbe continuato. Come  presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, John Ashe, nel suo intervento di chiusura dichiara che la decisione di Rio+20 di stabilire un Forum politico di alto livello è un passo potente nel mainstreaming dello sviluppo sostenibile nella Agenda post-2015. il Forum sarà una sede per la comunità internazionale per affrontare e coordinare l'insieme delle questioni relative allo sviluppo sostenibile. Come guida più alta della sostenibilità, i Forum può fornire una piattaforma per i leader per riflettere sulle priorità di oggi, non  in modo isolato, ma con un approccio olistico.

Il passo successivo nel processo sarà la sessione di otto giorni del Forum convocato sotto gli auspici dell'ECOSOC a fine giugno o all'inizio di luglio 2014. Nel frattempo, spetterà ai governi e ai funzionari delle Nazioni Unite assicurare che lo slancio continui e che l'HLPF scriva davvero un nuovo capitolo nella storia della governance dello sviluppo sostenibile. Si vedrà presto se la strada è questa.

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Comitato Scientifico della

Fondazione per lo Sviluppo sostenibile

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Tel.: +39 06 8414815

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Coordinatore: Toni Federico (email:federico@susdef.it)

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